con il fazzolettone in evidenza

Educare all’unità

Perché educare all’unità?
Perché per noi scout la comunità è così importante?

WILSON

https://www.youtube.com/watch?v=lH1AgbhmUpc

Il naufrago sente l’esigenza di avere un interlocutore con cui parlare. Avete visto dove lo mette? Davanti a lui, in modo che lo veda lavorare, accendere il fuoco.
Il naufrago sa che è un pallone, lo sa anche quando lo getterà via dalla grotta e poi correrà a recuperarlo. Lo sa anche quando sulla zattera gli chiederà scusa piangendo per averlo lasciato andare alla deriva.
Cos’è quel pallone per lui?

LA GATTA

Una signora anziana muore, sola. Il comune si fa carico delle pratiche per il funerale. L’incaricato fa un sopralluogo dove viveva l’anziana. Cercano tracce di relazioni, amiche, parenti. Trovano delle lettere che l’anziana scriveva a se stessa, facendo firmare al gatto.
Perché gli animali di compagnia in questi ultimi anni ha così successo? Avete dato uno sguardo agli scaffali dei supermercati? Avete confrontato l’ampiezza di questi scaffali rispetto a quelli dei prodotti per bambini?
Cosa ci sta succedendo? Cosa cerchiamo nei gatti, nei cani?
L’uomo non riesce a stare solo, è un animale sociale, si dice. Ma quali sono i motivi per cui cerca altri suoi simili, e quando non li trova li crea “umanizzando” gli animali?

GLI APOSTOLI

https://www.youtube.com/watch?v=RV8YPhgw9d4

Gesù, figlio di Dio, sceglie 12 uomini fra i discepoli che lo seguono, e con loro crea legami, una relazione forte. Crea un gruppo, dorme e mangia assieme, discute, si confronta, si confida. Certamente con un leader carismatico, ma dove ciascuno ha una storia, delle attese, e degli obiettivi, anche se non sempre chiari.
Non sono dei superuomini, non sono colti, non sono uomini della legge, né sacerdoti, né scribi. Sono pescatori, gente umile, ignorante, deboli, come dice Giuda. Traditori.
Immaginate la missione di Gesù, il suo obiettivo. Riconciliare l’uomo con Dio, creare una nuova alleanza, un nuovo battesimo. Di fronte lo aspetta l’umanità intera, di quel tempo e dei tempi a venire. E Gesù parte da questi dodici semplicioni e codardi. Ha senso?

Giuda, nel film, è più tosto degli altri apostoli. E’ coerente, forte, decisionista. Guarda all’obiettivo, non alla persona. Chiede a Gesù di schierarsi e battersi per la causa, che in quel momento era la liberazione dall’occupazione romana. Gesù ribalta la questione, non parte dai romani, parte dall’anima delle persone. A lui interessa la liberazione dell’anima. E come potrà farlo? Amando. E’ l’amore la chiave di tutto, il centro. Tutto il resto gira attorno. Amore verso chi? Gesù dice che dobbiamo amare il prossimo, facendo così ameremo Dio. Ci indica che la chiave di tutto è l’amore verso i nostri simili.
Il seme diventa albero e da frutto, nel deserto.
Bingo.

ANCHE IL CREATO

Questo filmato l’ho inserito perché mi affascinano gli animali che stanno in branco, in stormo, in gregge, mandria, sciame… abbiamo coniato anche i nomi collettivi per rappresentare queste “comunità” di animali. Stanno assieme per gli stessi motivi per cui noi siamo qui stasera assieme?

CONCLUSIONE

Ora, oltre le domande, tento qualche mia considerazione, perdonatemi l’azzardo e la semplificazione.
Il coniglio che ho in giardino non si è mai visto allo specchio, e se anche si specchiasse non si riconoscerebbe, non sa di essere un coniglio. Però ha riconosciuto da subito che oltre la rete c’è un suo simile, un altro come lui.
WILSON Parto da qui per dire che anche noi, comunque animali, siamo attratti dagli altri perché gli altri ci dicono qualcosa di noi. Sono uno specchio. Ci comunicano in diversi modi ciò che ci accomuna e ciò che ci distingue. Come potrei sapere se sono buono finché non trovo un altro che invece ritengo cattivo?
Senza specchio, finiamo di esistere. L’immagine di noi finisce nel vuoto.
LA GATTA Poi abbiamo bisogno di instaurare una relazione, perché abbiamo bisogno di essere amati (questo è semplice da intendere) ma anche di amare (questo è più difficile). Essere amati serve a sentirsi protetti in una esistenza difficile, che ci intimorisce, a volte ci spaventa, spesso ci scopre deboli e indifesi. Amare è un mistero. Chissà perché lo facciamo? E’ veramente un gesto gratuito? Ci torna qualcosa? O tutto? Forse abbiamo bisogno di sentirci utili perché questo da un senso ad una vita che altrimenti rischia di diventare una scatola vuota, angosciante.
APOSTOLI e AMORE O MORTE? Gesù infine ci offre una traccia precisa: vivere piccole comunità per salvare l’uomo, non il mondo. La salvezza di ciascuno non sta dentro di noi, ma nelle persone che abitano il nostro spazio e il nostro tempo.
Ecco perché creare dei piccoli cantieri di fraternità, in branco, in reparto, in noviziato, in clan e in comunità capi. Dice Anna Perale: “Una cosa che ho capito per strada guardando le comunità capi è che è perfettamente inutile richiamarsi al dover essere di una comunità se non si è sperimentato almeno in qualche misura il piacere di essere una comunità e l’aiuto che dà essere una comunità. Occorre sperimentare ciò che la comunità dà in termini di positività, di sostegno, di allegria.”
Perché così riusciremo a passare dalla comunità alla comunione. Comunionità?

L’INTENZIONALITA’ EDUCATIVA

“Oggi ho ripreso il capo squadriglia perché per l’ennesima volta non è stato attento e ha lasciato la luce della sede accesa.” L’hai fatto per te o per lui?
“Settimana prossima ad attività dobbiamo parlare di specialità: se non iniziamo andremo a finire che al campo perderemo un sacco di tempo per le presentazioni di specialità.” Stiamo utilizzando le specialità perché ci servono o perché temiamo di non essere capi certificati iso9001?
“Giulio, ci sarà pure qualcosa che potresti fare a casa per cacciare la tua preda..! Che ne so, prepara la tavola alla sera..” Stiamo pensando a Giulio o stiamo pensando a chiudere il giro delle prede?
“Raga, in aprile settimana di comunità, è un pezzo che ce lo chiedono e in ogni caso a marzo c’è il san paolo e a maggio io ho l’esame all’università.” Settimana di comunità per quale motivo?
“Oggi tutti fuori dalla tana che fa bel tempo: giochiamo a… roverino.” Abbiamo pensato ad un gioco che possa sottolineare quello che abbiamo detto poco fa nel racconto giungla?
“Raga, così il clan non va. Io non voglio più perdere un minuto del mio tempo senza che qualcosa cambi: venite a chiamarmi quando deciderete di avere voglia di esserci.” Ti stai sfogando e sposti su di loro il problema o hai una strategia?

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